24 aprile 2022 

Oggi  Chiara Valena ci ha lasciato. Da tempo soffriva di innumerevoli malanni ma questo non gli ha mai impedito di andare avanti e sperare. Forte, coraggiosa, con grande senso dell'umorismo, auto-ironica e con grandissima voglia di vivere..... Ti vogliamo ricordare così dolce Chiara,  mentre ballavi alla nostra conferenza.

Vola in alto cara Chiara.... sei nei nostri cuori.


31 dicembre 2019 

Abbiamo ricevuto la triste notizia della scomparsa di Fabio Falcier, impareggiabile amico e instancabile Segretario della nostra Associazione.

Fabio ci ha lasciati improvvisamente, gettando nello sconforto la Famiglia e tanti amici che, negli anni, l'hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. 


Caro Fabio, 

è cosi che ti vogliamo ricordare, orgoglioso accanto alla tua dolcissima Linda, ridendo insieme alla tua simpaticissima nipote Nadine. Poi c'è la tua ombra, il tuo angelo custode nonchè grande amico e complice in allegria...Sergio Nespolo, a cui mancherai immensamente. L'ultima foto che abbiamo di te sorridi felicemente con Rosanna. Mancherai immensamente a tuoi genitori, ai fratelli e nipoti, a Linda, agli amici. E poi ci siamo noi, la tua seconda famiglia, ASSAI...ci mancherà il nostro segretario, il nostro amico e le numerose telefonate con cui ci ricordavi i nostri doveri. Abbiamo ricordi di te con il tuo stimatissimo dottor, con i consiglieri...e poi con i tuoi amici. Buon ultimo viaggio caro Fabio. È stato un privilegio camminare un pezzo di strada insieme a te.

Marina


Fabio, ci hai lasciato solo ieri e già ci manchi. Ci manca la tua allegria, il tuo entusiasmo, il tuo spirito di iniziativa. 

Sei stato una colonna portante della nostra Associazione, la nostra forza, colui che ci incitava ad essere puntuali e attivi, che ci ricordava scadenze ed impegni, che ci spronava a organizzare sempre nuove iniziative. 

Ma soprattutto sei stato un vero amico, affettuoso e buono con tutti. Anche per questo non potremo mai dimenticarti. 


Laura





Giovedì  9 luglio 2018

Grazie Anita
                                        
Carissima Anita,
Te ne sei andata in punta di piedi, senza disturbare, lasciando dietro di Te il profumo di una bontà' che non fa rumore ma che riempie l'ambiente in cui sei passata. Eri di una dimensione diversa dalla nostra e il Padre ti ha chiamala a Lui riservandoti, sicuramente, un posto speciale per una persona semplice e gioiosa quale eri tu. Chi ti ha conosciuta ed amata ha potuto apprezzare le tue doti di spiccata intelligenza, coraggio di vivere, di sognare, di progettare la vita di cui tu ne hai fatto un “capolavoro". 
La tua generosità professionale, la discrezione, l’umanità’ persuasiva e rassicurante, soprattutto nei riguardi di tutti coloro che ti chiedevano consigli ed aiuto e che tu eri orgogliosa di dispensare gratuitamente.
Oggi siamo tutti qui a ringraziarti e a rivolgerti l'ultimo saluto.  
A te che per la capacita di accoglienza e comunicazione diventavi amabilissima per le altre persone.
Hai combattuto una dura battaglia, nel silenzio hai portato la croce, illuminata da una fede ardente, sorretta dalla dolcezza di tutti coloro che ti sono stati vicini. Hai finito la corsa, mantenuta la fede e riceverai la giusta ricompensa.
E’ il tempo della riflessione, della preghiera da parte di tutti noi che ti abbiamo incontrata, ammirata ed amata. 
Fa che noi sappiamo trarre dalla tua sofferenza, un messaggio di pace, e serenità, specie nei momenti bui ed angosciosi della vita.
A noi hai insegnato che non bisogna mai perdere la speranza e che la vita vale sempre e comunque la pena di essere vissuta. Un giorno in più per amare i tuoi cari, i veri amici e vedere il sorriso dei tuoi adorati nipotini è un regalo da non sprecare e a questi doni ti sei aggrappata fino all'ultimo istante.
Sentiremo sempre nostalgia di te seppur attenuata dalla preziosa eredità che ci hai lasciata e che raccogliamo: ”L’ obbligo di sperare sempre”.
Addio, o meglio arrivederci e perdonaci se non siamo riusciti a dirti con sufficienza quanto valevi. 
Nel silenzio dell'eternità continua a parlare con noi che saremo qui, felici di ascoltarti.
Ora che sei tornata al Padre, fonte di verità e di ogni certezza, nella Sua luce che contempli, donaci quelle energie ideali e morali di cui abbiamo tanto bisogno.
Grazie Anita, riposa in pace con la certezza che non ti dimenticheremo mai.

Giuseppina e amici
Giovedì  8 settembre 2016       

Goodbye, Jan Marshall
                                                                                                                            Jan era una donna meravigliosa e la sua gentilezza, le sue attenzioni, la sua delicatezza hanno conquistato tutta la sua famiglia italiana, quando ha partecipato alla nostra conferenza nel 2015. Jan conosceva tutti per nome, e si interessava personalmente alla storia di ogni famiglia. Era davvero una donna notevole, davvero dedita alla sua missione per Alström. Tutti noi qui in Italia vogliamo farvi sapere quanto ci mancherà. Essere avvicinati da lei è stato per noi un privilegio, e averla conosciuta è stato un onore. Faremo tesoro dei preziosi momenti che ha passato con noi. Lei ha creato una famiglia grande come il mondo. Il nostro affetto più profondo va ovviamente a Robin e ai suoi cari più vicini, e quindi a tutta la famiglia Alstrõm che la compiangerà. Grazie Jan, arrivederci.                                                                                                                                                                                         
 Jan was such a wonderful woman and her kindness, thoughtfulness and gentleness conquered all of  her Italian family when she came over to our last conference in 2015.  Jan knew everyone by name and took personal interest in each family and their story.  She was truly a remarkable woman  who was so dedicated to her Alstöom mission.  All of us here in Italy want you to know how much she will be missed by us too. To have had her research for us was such a privilege, to have known her, such an honour.  We will treasure the precious moments she spent with us. She created a worldwide family.   Our deepest sympathies go of course, to Robin, and her immediate family, and then to all her Alstrõm family who will be grieving her too.     
Grazie Jan, arrivederci. 

29 Settembre 2013

In ricordo di Franco che ci ha lasciato...  due  sue bellissime poesie e una di Gigi, un collega che lo ha conosciuto. 

Io ho paura:
di non innamorarmi più...
di non avere più curiosità nella mia vita
che mi vada peggio di così...
di arrivare in ritardo
di ingrassare ancora...
di non stupirmi più delle emozioni
ma soprattutto
di ferire e di deludere coloro che mi amano e a cui voglio bene.

Io non ho paura:
di dire la verità
di fare autocritica, di mettermi in discussione
delle mie convinzioni, della mia razionalità
di incontrare sempre nuove persone e sensazioni
delle mie insicurezze, della mia inadeguatezza...
ma io non ho paura
di mostrare la faccia, di far trasparire quello che sono...in libertà!!

Franco Zambon
 
 
Il bosco in inverno
 
Lascia la macchina alla fine delle ultime case di Dardago, ti conviene. Lasciala all’imbocco della strada bianca che porta al Mulino della “Marta Bronte”, completamente restaurato ma, misteriosamente, abbandonato di nuovo dai proprietari.
Prosegui a piedi. Da lì, salvo qualche pozzanghera e un po’ di sassi sconnessi, il percorso è abbastanza lineare.
Fai così un chilometro circa, passando davanti alla stalla dei cavalli, proprietà di alcuni abitanti del paese; poi, senza quasi accorgertene, entri nel bosco.
A mano a mano che ti inoltri, cambia l’atmosfera... L’aria fredda di gennaio che ti aveva accompagnato per la strada, cessa di colpo.
I rumori si fanno più ovattati. Ti abbraccia un tepore quasi intimo, tanto è delicato. Tra i castagni e le acace, qua e là crescono rovi irti di spine, talvolta miracolosamente, spuntano dei timidi fiori.
Procedi nei sentieri abbastanza battuti del “Ligon”, ecco la proprietà di mio cugino, con l’enorme olmo conservato, diceva lui, per costruire la camera nuziale di suo figlio. Ora quell’albero, non si può più abbattere, in quanto vincolato dalla Forestale...
Un fruscio, dura tre secondi. E’ già passato, fosse uno scoiattolo o un altro animaletto sorpreso o spaventato dai nostri passi.
Non importa, le creature del bosco non vogliono farci paura o del male. Vanno semplicemente per la propria strada, la propria vita.
Il rumore del nostro incedere, produce un suono sordo, non aggressivo.
Altri passi, sono quelli di altri amanti degli spazi pacifici che sa offrire la boscaglia. Ci salutiamo al loro passaggio, senza scambiarci che qualche parola di convenevolo. Perché il bosco è silenzio, è rispetto, è parsimonia di gesti e di commenti.
Viene fame all’improvviso... Torna alla mente di quando andavamo a far legna io e mio padre; alla pausa di mezzogiorno, si tirava fuori dallo zaino i panini con la bistecca, che ci aveva preparato la mamma... Uno dei più piacevoli ricordi della mia vita.
Bisogna andare nel bosco d’inverno! Non vedrai i colori sgargianti dei fiori, o il sole che penetra prepotente tra gli alberi d’estate. Però sentirai l’odore della terra addormentata e protetta dai fusti, i colori più tenui ma rilassanti.
E’ questo tepore, questo silenzio, questa seriosità serena, che non so ritrovare in nessun altro luogo e ambiente.
Amo profondamente il mio bosco per questo.
 
Franco  Zambon
 
 
Tu eri Luce, Franko.
 
Tu eri l’Amico che tutti dovrebbero avere.
Tu avevi quella Luce
Con la quale riuscivi a Vedere
Orizzonti ai più sconosciuti,
Sentimenti e Colori di altri mondi.
Non avevi bisogno d’occhi
Franko,
Tu osservavi con il Cuore
Tu pensavi con il Cuore
Tu amavi la Vita con il Cuore
Con una Purezza
Che non trovi nel più prezioso dei diamanti.
Con semplicità e umiltà
Ci hai lasciato tanti Insegnamenti
Ora Tesori inestimabili.
E senza chiedere nulla.
Quel tuo grande Cuore
Ora si è fermato
In un giorno di Settembre
Quando il tuo amato Bosco
Assume i Colori più straordinari
E irradia i suoi Profumi nel giardino dei sensi.
La Luce del tuo immenso Cuore
Ora noi Custodiremo
Senza Confini
Dentro di noi, per sempre.
E non potremo mai ringraziarti abbastanza
Per tutto quello che ci hai offerto
Con i tuoi gesti innocenti (erano carezze)
Solo Donarlo
A chi non ha avuto l’immensa Fortuna
Di conoscerti.
Ciao Franko
Sei stato, e rimarrai sempre, unico.
 
Gigi scrittore e portavoce dei colleghi di Franco
 
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